La Cresima o confermazione è il sacramento che sigilla e rafforza la nostra fede in Cristo Gesù.
Nella società odierna questo sacramento è stato da molti declassato a semplice formalità, utile per potersi sposare nella Chiesa cattolica. Molti vogliono cresimarsi, ma ne farebbero volentieri a meno, se non fosse obbligatorio per sposarsi in Chiesa.
La secolarizzazione ha prodotto tiepidezza in molti cristiani, che si definiscono cattolici solo perché da bambini sono stati battezzati.
In questo ambiente pseudo-cristiano, la Cresima, così come gli altri sacramenti hanno un valore pagano, comodista, più che sacramentale.
Cristo richiede partecipazione sentita, amore per Lui e per la Chiesa, i cristiani di passaggio non lo amano veramente, amano più se stessi e i piaceri del mondo. Lo sposo non ama la sposa, di passaggio, ma vive assieme a lei, sopportando a volte anche il suo brutto carattere, per amore.
La Cresima è il sacramento che continua ad essere chiesto dalla quasi totalità dei genitori per i loro figli, ma, forse, è il meno “amato”, perché il meno capito. Ci sono ragazzi che, molto spesso, non vedono l’ora di fare la Cresima per chiudere con la catechesi e purtroppo, anche con la Messa.
Da un lato, insomma, Cè la Chiesa consapevole di celebrare un avvenimento – la Pentecoste – e di ricevere in dono lo Spirito Santo, dall’altro ci sono genitori che apprezzano la bella cerimonia, ma che, in molti casi, faticano a cogliere il significato di quel momento e di quei segni perla vita dei loro figli. Viene da chiedersi se la Cresima sia veramente considerata il sacramento del dono dello Spirito, dato in pienezza, per illuminare e sostenere la scelta di un progetto di vita fondato sui valori vissuti da Cristo o non sia piuttosto “un certificato” che è bene garantirsi in vista del matrimonio
Per fare un po’ più di chiarezza, prendiamo alcuni spunti da ciò che è scritto nella introduzione al rito della Cresima:
“Con il Sacramento della Confermazione i battezzati proseguono il cammino dell’iniziazione cristiana. In forza di questo sacramento, essi ricevono l’effusione dello Spirito Santo, dono che rende i fedeli in modo più perfetto conformi a Cristo e comunica loro la forza di rendere testimonianza per l’edificazione del suo corpo nella fede e Nella carità. Essi ricevono inoltre il carattere o segno indelebile del Signore. “Sarete miei testimoni”, è il titolo del catechismo dei ragazzi che si preparano alla Cresima.
Lo SPIRITO SANTO ci è donato nella Cresima con la pienezza dei suoi doni, perché possiamo testimoniare Cristo morto e risorto, cioè viviamo da “uomini nuovi” che considerano la vita come un dono da mettere a servizio, per costruire con Cristo una comunità di amore. Testimoniare significa saper indicare in mezzo alle tante “ombre e contraddizioni della nostra società i segni della presenza di Dio, saper affrontare la vita con coraggio, consapevoli che Dio è all’opera; significa dare un senso, una direzione giusta all’esistenza personale, grazie alla luce che viene dalla parola di Dio; significa contestare, senza paura di pagare di persona, tutto ciò che è contro il Vangelo e la vera dignità di ogni vita umana. La Cresima segna quindi l’inizio di un nuovo cammino, in cui Cristo deve essere sempre più presente come persona viva, capace di rispondere alle domande più profonde che salgono dalla vita concreta, capace di indicare l’unico e autentico criterio che aiuta a discernere ciò che è veramente bene o male per l’umano che è in noi e in ogni altra persona.
Questa è la storia della prima Cresima: Gli Apostoli, in quel giorno di Pentecoste, erano nel Cenacolo in preghiera insieme alla Vergine Santa. “Venne all’improvviso dal Cielo un rombo come di vento che si abbatté gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo.”
Cristo ci ha donato il suo amore, prima ancora che noi lo amassimo, e ha stabilito un colonna a sostegno della verità. Questa colonna è la Chiesa Cattolica. Vediamo dunque nei particolari cosa significa “cresima” e che valore ha per il cristiano.
LA CRESIMA È UN VERO E GRANDE SACRAMENTO istituito da Gesù e promulgato dagli Apostoli.
Pietro e Giovanni l’amministrarono a Samaria ove molti si erano convertiti: “Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro; ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo”.
Paolo, ad Efeso, l’amministrò a 12 uomini seguaci di S. Giovanni Battista: dopo averli battezzati li cresimò: “non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di essi lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetizzavano”.
Giovanni Paolo II spiega molto bene questo Sacramento: “La Confermazione completa il Battesimo, perfeziona il cristiano. L’imposizione delle mani e l’unzione con il sacro crisma – l’olio santo di Cristo – sono i segni efficaci del dono dello Spirito Santo. Prima di segnare la vostra fronte col sacro crisma, stenderò le mani su tutti i cresimandi. È il gesto che ci viene da Gesù mediante gli apostoli. Con questo gesto è il Signore che prende possesso di voi, che vi protegge con la sua mano; è lui che vi guida, che vi manda in missione, come se vi dicesse: Non aver paura, Io sono con te. E per ciascuno di voi io pronuncerò le parole: Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono. Voi partecipate alla grazia di Gesù che a Nazaret diceva: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione.
Lo Spirito vi è stato dato perché tutto il vostro essere cristiano sia illuminato e fortificato. Sì, lo Spirito completa la vostra somiglianza con Cristo: vi segna profondamente con la sua impronta (con il segno della croce) come il bambino porta la somiglianza dei suoi genitori e voi sapete che la croce è il segno di Cristo. Esso (lo Spirito) diventa il vostro maestro interiore che vi apporta costantemente la luce di Cristo per guidarvi verso la verità tutta intera”. Tutto questo non avviene passivamente, ma richieste la fede, la partecipazione sentita del cresimando.