Abbazia di San Giovanni in Argentella

L’abbazia, che dal 1900 è Monumento Nazionale, si trova a circa due chilometri dal paese. Recenti studi fanno risalire la sua fondazione già all’VIII secolo ad opera dei benedettini sui resti di un oratorio paleocristiano e di una villa romana. Tra il IX e l’XI secolo essa è stata tra le più potenti abbazie del Lazio ed ha esercitato una notevole influenza interponendosi tra la Diocesi Tiburtina e la pressione espansionistica dell’abbazia di Farfa. L’abbazia, di austera bellezza, è in stile romanico arcaico così come il bel campanile. Di pregevole fattura sono il Ciborio di scuola longobarda, forse unico nel suo genere e la Pergola di Centurius”, dal nome dell’autore che la eseguì nel 1170, una splendida iconostasi in stile pre-cosmatesco.

Sul finire del IX secolo tutta l’area era infestata dai Saraceni dediti a scorrerie di ogni tipo e che fecero di Farfa la loro base, ma non è da escludere l’ipotesi di una prolungata permanenza anche in questa zona. La conferma è testimoniata dal fatto che a quell’ epoca risale il culto di San Biagio a Palombara, consi­derato, allora, il protettore delle popolazioni minacciate dagli infedeli.