Cenni storici sul Convento
–1314: Edificazione sul colle di un’edicola dedicata alla Madonna della Neve;
– 1458: Padre Filippo da Massa ottiene da Papa Pio II (Silvio Enea Piccolomini) il breve per la costruzione di un monastero «presso le terre di Palombara in cui potesse lodare Dio insieme ai confratelli dell’Osservanza» e la famiglia Savelli con Giacomo che si fa carico di gran parte delle spese per la costruzione del primitivo convento donando anche un ampio appezzamento di terreno per le necessità dei frati;
–1703: Arrivo di Fra Tommaso, come padre guardiano e trasformando il convento, nei successivi sei anni della sua permanenza, in “Ritiro di stretta osservanza”;
–1709 e 1729: In due diversi periodi tra questi due anni troviamo nel convento Fra Teofilo da Corte, dapprima come docente di morale e di mistica e poi come padre guardiano dove si distingue per «elevato spirito serafico, fervido zelo apostolico ed efficaci virtù di governo»;
Nel secolo scorso Padre Teofilo da Corte, nel 1930, e Padre Tommaso da Cori, nel 1999, sono stati innalzati all’onore della Santità;
–1838: Arrivo di Fra Francesco Maria da Collodi che vi rimane per ben 27 anni fino al 1863, anno della sua morte; una morte accompagnata da eventi miracolosi. Il suo corpo dal 1930 riposa nella chiesa di San Biagio nella omologa cappellina. Così volle il clero ed il popolo palombarese come segno di devozione per gli alti meriti di bontà e di forte spiritualità;
–1878: il Comune di Palombara (su forte pressione dell’assessore Antonio Guberti, riconosciuto anticlericale), sceglie come luogo per il nuovo cimitero, il campo attiguo all’orto del convento e confinante con le mura del Ritiro;
–1894: il definitivo abbandono degli ultimi due frati e l’acquisizione da parte del Comune.
–1900: offerte di acquisto non andate a buon fine e poi il completo abbandono con il conseguente deperimento delle strutture murarie;
–1943: occupato dai soldati tedeschi che vi installano grandi forni da campo per la cottura del pane per le truppe;
– 1950: le Confraternite Riunite addivengono ad un accordo con il Comune per la costruzione, nelle cappelle laterali della chiesa, di loculi da destinare ai propri confratelli;
–2000: Primi progetti di recupero del complesso conventuale da parte delle Amministrazioni comunali con un’accelerazione più vigorosa, seppur tra mille difficoltà, in questi ultimi dieci anni che ha portato solo ai parziali ma concreti risultati di oggi. Molto ancora ci sarà da fare sia per recuperare il bellissimo ciclo pittorico del chiostro che le strutture murarie del convento.
Interno
Gli affreschi risalgono a varie epoche e sono stati eseguiti sicuramente dopo ogni lavoro di ammodernamento del Convento.
Il più importante si trova nella parete di destra ed è la “Flagellazione del Cristo”, risalente al ‘400, di artisti umbro-toscani, ricco di particolari e con uno splendido paesaggio naturale sullo sfondo. L’intervento del Dottor Fabio Sigismondi, invece, ha sottolineato la bellezza e la preziosità di questo Convento messe in luce grazie ai restauri ormai ultimati.
Per un approfondimento storico e artistico si rimanda a:
– Libro “Il Convento di San Francesco di Palombara Sabina” di Don Bruno Marchetti, anno 2015.